La Storia

L'origine dei nome "Bertiolo" è alquanto discussa e ne vengono tramandate tre diverse versioni: la prima è sostenuta da don Biagio Morelli, il quale affermava che Bertiolo fosse di origine romana e quindi faceva risalire l'origine etimologica del nome a PRATUM JULII, cioè "prato di Giulio Cesare"; la radice - BRAT - d'altra parte si può ricollegare alle presenze slave che in queste zone sono sempre state molto marcate; essa è sino-nimo di fratellanza e di amicizia.

L'ultima ipotesi è di origine popolare e si rifà a un nome di persona Bertus, che avrebbe dimorato in una località palustre chiamata "olis" dal latino "oleo", cioè profumare.

Nei più antichi documenti conservati ci sono diverse varianti del toponimo; Bratiul, Bratiol, Bretiul e oggi Bertiolo.

I primi dati storici risalgono al periodo di Cesare: si ritiene che nelle grandi praterie a cavallo della Stradalta, l'antica via Postumia che collegava Roma con l'Illirico, esistessero accampamenti stabili delle legioni romane; ne sono prova i diversi segni di romanità ritrovati durante la realizzazione di alcuni scavi per lavori agricoli; inoltre è rimasto ancora l'uso nella lingua friulana di chiamare "TAVIELE" i fondi più vicini all'abitato (le antiche "TABELLAE" romane, cioè i terreni che Roma distribuiva ai legionari affinché vi si stanziassero difendendo i valichi montani e le vie consolari). La presenza della civiltà romana si può cogliere in tutto il Friuli sia nel costume che nella parlata.

La vita e la storia di Bertiolo è legata alla sua vicinanza alla Stradalta, la quale mutò il suo nome in "Strata Ungarorum" per il frequente passaggio degli Ungari. A causa delle violente scorribande di que-sta popolazione, gli abitanti della Bassa Friulana chiesero ai Patriarchi di Aquileia protezione ed aiuto, determinando la nascita di un principato al tempo stesso civile e religioso, che durò fino al 1420.

Proprio in questo periodo si svilupparono quei sistemi di difesa rudimentali chiamati CORTINE. Bertiolo ebbe due cortine: una interna che si riduceva alla chiesa e al camposanto, posti in terreno rialzato e circondato da mura; la seconda, esterna, era costituita da un fossato più o meno profondo che circondava strettamente l'abitato.

I Turchi nel loro avanzare distrussero circa 130 ville del medio e basso Friuli, ma presso la nostra cortina esterna ebbero la peggio, come dimostra la scoperta di una necropoli turca di discrete dimensioni. Durante l'assedio dì Vienna del 1683 Bertiolo divenne un accampamento turco con annesso cimitero.

Alla caduta della Repubblica Veneta il Friuli passò sotto il dominio dell'Austria che fu ricevuto come una liberazione (1813).

Ma già nel 1817, il nuovo dominio si era reso insopportabile. Pare che il primo grido dì riscossa partì da Bertiolo, da parte di un certo Mantoani che fece circolare una poesia nella quale invitava gli Asburgo a riprendere la via verso le Alpi.