Descrizione
Per comodità abbiamo diviso il nostro territorio in tre zone: la zona alta, a nord della Stradalta, che comprende il paese di Pozzecco, la zona media, tra la Stradalta e la linea della risorgive, che comprende i paesi di Bertiolo Virco ed infine la zona bassa che comprende il paese di Sterpo.
Un'importante punto è l'altezza dal livello del mare delle varie zone che determina vari fattori; facendo una specie di grafico, la parte di Pozzecco, la più alta, è situata a 40 m d'altezza, Bertiolo a 30 metri e Sterpo a 17 metri s.l.m.
Nelle tre zone considerate si nota una notevole presenza di uccelli: passeri, gazze, corvi, ghiandaie, merli, allodole, storni, verdoni,etc...
Una grande importanza economica e naturalistica ha la fauna ittica della zona bassa. Qui si trovano varie specie ittiche importanti: trote, lucci, carpe, tinche, anguille, rane, etc...
La zona alta del comune è un territorio in cui il livello delle acque sotterranee (falde freatiche) è molto basso (18-19 metri), quindi non si trovano ne risorgive né pompe a mano e da questo fenomeno deriva il nome Pozzecco, dal latino "puteus sicus" (pozzo secco). Anticamente però la zona era ricca di acque che con il passare del tempo hanno subito una spostamento verso sud fino a giungere sotto la Stradalta. La strada che porta dalla zona di Pozzecco (probabilmente vecchia strada romana) sino all'incrocio con la Stradalta, era un vecchio corso d'acqua fino a circa 50 anni fa; in seguito si è trasformato in strada a causa dell'abbassamento della falda freatica. Qui vi si trovano vari tipi di arbusti e piante tra cui: acacie, gelsi, viti, etc… tutte importate da altre regioni; inoltre vi sono sambuchi, susini selvatici, etc..., tra i vegetali più piccoli invece caratteristico della zona è il ranuncolo, pianta molto bella ma velenosissima.
Attraversata la Stradalta il paesaggio muta completamente: la strada bianca, che continua da quella di Pozzecco, è affiancata da una gran quantità di alberi tra cui quelli già accennati in precedenza, platani e lo spaccapietra (prupigner), poco lontano c'è una cava, situata nella zona detta "Lazzaretto" (luogo dove un tempo venivano mandate le persone affette da malattie infettive per prevenire eventuali contagi), dove si può notare come il suolo abbia una stratificazione diversa. Questo perché un tempo in quel luogo scorreva un altro corso d'acqua ciò si può ricavare da un'accurata osservazione dei sedimenti che, ad una certa altezza, sono di argilla e ghiaia finissime che una volta facevano parte dell'alveo.
Uccelli e animali caratteristici sono il caponero e la lepre, che è la sola che in questi territori trova ancora spazio per vivere.
La zona media comprende la parte sottostante alla Stradalta fino alla linea delle risorgive. In queste zone si è sviluppata una coltivazione intensiva dei cereali e della vite grazie al terreno fertile e facilmente irrigabile. Il resto del territorio è occupato da abitazioni e vari alberi sparsi. L'unico albero originario di queste zone è il sambuco; il resto è formato solo da alberi importati dall'estero propagatisi grazie all'inseminazione eolica e quella compiuta dagli uccelli. In questa zona (30 metri sul livello del mare) si trova un gran numero di pozzi e pompe, dato che l'acqua scorre a circa 5-6 metri di profondità. Questa fascia del territorio comunale è percorsa da varie strade molte di queste costruite in epoca romana (per esempio la via di Ariis che unisce i paesi di Virco,Varmo, Belgrado).
Un'altra strada formatasi sul letto di un antico corso d'acqua, quando le risorgive si trovavano vicino alla Stradalta, è la "bassa di Pozzecco" che proseguiva fino ai confini di Virco. Ormai queste vie sono state deformate da alluvioni e opere umane che ne hanno modificato il corso.
Alcuni nomi di queste vie e dei vari luoghi sono:
il "presecco", la prima parte della "vie di palut" (tra Bertiolo e Sterpo), il "venchiaret". Questa zona è ricca di piante (il ranuncolo, il rovo, la gramigna, la rucola) e di uccelli sia di passo che stanziali (il passero, la gazza, il cardellino, il merlo, la rondine).
La bassa friulana ha origine all'epoca dell'ultima glaciazione, il paesaggio originario è stato cancellato dai lavori di bonifica, tuttavia si possono ancora osservale le caratteristiche più interessanti e uniche di questa zona. La bassa friulana altro non è che la parte inferiore del Friuli Venezia Giulia essa si estende per buona parte nel territorio del comune di Bertiolo e soprattutto nella zona dove è situato Sterpo, ha un tipo di terreno molto paludoso e acquitrinoso a causa dell'alta concentrazione di argilla nel sottosuolo, questa permette all'acqua di risalire in superficie ammorbidendo il terreno, formando così un tipo di suolo ricco d'acqua (le olle). Qui ritroviamo dei terreni molto acquitrinosi: le RISORGIVE.
Le risorgive non sono altro che sgorgamenti dalla terra di acque provenienti dalle falde, dovuti ad un fattore di natura geologica.
Nel sottosuolo scorrono veri e propri fiumi detti: falde. Tali fiumi sono il risultato dell'attività fluviale della alta montagna, dove essendoci un terreno molto ghiaioso è possibile per l'acqua filtrare nel sottosuolo; questa, dopo essere penetrata, incontra lunghe fasce di terreno argilloso il quale blocca l'acqua trattenendola e permette così la formazione di fiumi che vengono a scorrere sopra l'argilla. L'acqua sgorga in superficie nella zona della bassa friulana perché qui il fiume sotterraneo incontra un parziale impedimento dovuto ad un bloccaggio argilloso situato nella parte più superficiale del sottosuolo.
Fatto molto curioso e strano è che le risorgive si trovano solo nella zona di Sterpo: infatti scendendo verso il mare non sono più presenti, ma perché questo?
Il quesito si spiega se si considera che il terreno più a sud di Sterpo è completamente argilloso, cioè anche nella parte più superficiale del suolo, quindi non permette all'acqua, di sgorgare liberamente all'esterno.
Le principali specie di vegetali presenti appartengono alla categoria dei funghi: porcini, scoregge di lupo, ecc...
Vi si trovano anche numerosi alberi come salici, ontani, frassini, querce, platani, aceri e piante come, l'orchidea e la rucola che è diversa da quella che si trova nella zona alta di Bertiolo, sia per forma che per rarità.
Le strade che collegano le varie zone si basano tutte su di uno stesso modello che è dato dalla diversa posizione occupata dalle strade che si trovano vicino alle rogge. Esse seguono infatti uno schema molto preciso e determinato dalle stesse rogge: sono tutte al centro tra due di questi corsi d'acqua e assumono una forma molto singolare e piuttosto perfetta. Si tratta di strade che si trovano tutte ad un livello più alto di quello delle rogge pertanto vengono definite "strade alzate".
Ne sono esempio la "vie di palut", la "vie da li codis", la "vilote", la "vie alte", etc...
Già a partire dal 1300, abbiamo notizia degli innumerevoli mulini che sorgevano nella zona di Bertiolo e precisamente nei dintorni di Sterpo che un tempo era un luogo fortificato, con un'agricoltura fiorente e una popolazione non certamente ai livelli attuali. Infine tutta la nostra zona vanta una rete idrica molto sviluppata: ecco il perché del sorgere di mulini, collegati ai centri abitati da innumerevoli strade costruite per permettere il passaggio dei farinacei dai mulini ai paesi e tutti i lavorati del ferro che provenivano dal mulino del "battiferro". Altri importanti mulini erano: "il mulin di Pordenon", "il mulin pistel", "il mulin di Cecut".
Ora tutti questi mulini sono andati in rovina assieme alla strade ricoperte di rovi. L'unico rimasto funzionante è quello di Sterpo.